L’esordio al cinema di Gianni Di Gregorio vince il Leone del Futuro- Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis. Prodotto da Matteo Garrone e distribuito da Fandango, il film di Di Gregorio, che ha ottenuto un grande successo di critica alla Mostra del cinema di Venezia, partendo da uno spunto autobiografico, racconta la tragicomeica esperienza di un cinquantenne (lo stesso Di Gregorio) che trascorrerà la vigilia di Ferragosto con la madre
Gianni ha un lavoro: occuparsi dell’anziana madre, una nobildonna decaduta, capricciosa e un tantino opprimente. Madre e figlio vivono soli in un fatiscente appartamento nel centro di Roma e faticano a tirare avanti, ricoperti di debiti come sono. Nel bel mezzo dell’afa estiva Alfonso, l’amministratore, si presenta alla loro porta per riscuotere quanto gli è dovuto, ma propone a Gianni l’estinzione di tutte le spese condominiali in cambio di un favore: ospitare la madre per la notte e il successivo pranzo di ferragosto in modo che lui possa partire per le terme.
L’accordo non prevede però l’arrivo di una seconda signora, la zia di Alfonso, una simpatica anziana con qualche problema di memoria, ma l’amministratore lo convince a tenerla offrendogli del denaro. Gianni è costretto, suo malgrado, a dare asilo anche a una terza “mamma abbandonata” quando l’amico dottore, giunto per fargli una visita di controllo in seguito a un malore, gli chiede di potergliela affidare per non lasciarla sola durante il turno di notte. La pellicola è esilarante, non lascia spazio ad incomprensioni ed è una sorta di viaggio nel mondo spesso inesplorato degli anziani, dei loro sentimenti, delle passione di chi, a volte, ci sembre fuori dalla realtà, troppo fragile e indifeso. Assolutamente da non perdere.